giovedì 5 gennaio 2012

Cronaca Fotografica: le finestre non son tutte uguali (anche le porte hanno un'anima)

Partiamo dal titolo. Così canta Nada grazie a Piero Ciampi. 
Nella testa vaga questo verso mentre i miei passi calpestano la muffa fiorita e viva e marcia, nel Baccaro dove mio padre e i miei zii e mio nonno e i miei avi cantavano vino e olio e sangue sotto il sole del piano della Terina. 

Salgo le scale. Non resta che aprire la porta.


 











Il lucchetto fa fatica a sbloccarsi, mi ricorda qualcosa, qualcuno.
Non è la quiete nè una lacrima di verità a spiegarmi perchè questo blu graffiato che ha più della mia età sia così vivo, come se contasse qualcosa, come se pensarlo aiutasse a sentirsi meglio, o peggio. Tu non attendi nulla se non la parola che sgorgherà dal fondo come un frutto tra i rami, Pavese era stato chiaro. Mentre mi guardo le spalle gli ulivi in solitudine me lo suggeriscono. 















  

Una pagina nella polvere, Gazzetta del Sud del 24 Maggio 1987. 
Un ragazzo ucciso dall'andrangheta a piè pagina, sotto le sessantamila persone ad assistere alla visita di Giovanni Paolo II a San Giovanni Rotondo. Le armi abbandonate sull'autostrada, ora lui avrebbe 47 anni. A San Giovanni Rotondo potete trovare un comodo 4 stelle su www.centrospiritualepadrepio.it

 



















Lassù, sopra la strada, oltre i vetri rotti. 
C'erano le vigne e la raccolta, poi il pestare coi piedi e il mare a guardare. La strada a salire va verso il cimitero dove il paese scuote la terra, dove anche mio Zio che mi regalò le sue scarpette da calcio con cui pestavo il vento ormai segna il suo tempo nella pace. E' da tanto che non gioco a calcio, non sono più così bravo come allora.
















Anche la più solida delle verità va a male.
Chi ha mai visto la plastica decomporsi,
eppure anche qui, la plastica ha i miei anni.
Enjoy, Coca-Cola.























C'erano altre foto che volevo mostrare, belle quanto e forse più di queste. Le ho fatte con una compatta di mio padre, che era lì con me a riviversi bambino. Non le ho messe perchè ammetto la mia debolezza, ho litigato con wordpress e non sempre il verticale può restare tale. Chissà, wordpress è arrivato a qualcosa a cui noi non arriviamo.
Però mi piacerebbe mostrarle, perchè sono l'ennesima dimostrazione che lo sguardo e l'anima vincono sui mezzi. E perchè raccontano. Preferisco fare dieci foto, ma quelle giuste.

Preferisco scrivere poche parole, ma quelle giuste.

Nocera Terinese 5/1/2012

Dimenticavo, vi presento un vecchio amico.
Questo mare.










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