martedì 17 gennaio 2012

Milano Lambrate

Uno schermo metallico su ogni binario
ripete la sostanza di questo grigio inverno.
Olio extravergine in offerta,
un telecomando per l'allarme di una macchina
trasforma una barchetta in uno yatch.
La voce drizzacazzi della pubblicità parla chiaramente
"le emozioni non cambiano, il modo di comunicarle si",
mi infila una spada all'altezza della spina dorsale.
Un cinese mi chiede se questo va a Piacenza
c'è un trailer che mi parla della "vita facile"
e io mi chiedo quando arriva questo maledetto treno
che non voglio prendere.
Signora mi scusi,
se lo ricorda quel sacrosanto diritto umano di sparire?
No niente volevo dire che ore sono,
chi sono.
Di nuovo l'extravergine in offerta,
ma quando mai le extravergini si offrono,
sorridono nelle loro camicette colorate
le cagne in ormeggio galleggianti sullo yatch
che gli esploda la macchina ai due che l'han creato,
e ancora al telefono è nata francesca nel '50
ed ancora è nata francesca nel 2011,
ficcatelo in culo quel telefonino
che ti si sciolgano le dita mentre scorri i tuoi messaggi
e accorsi smetti per favore di far film,
ritirati nel tuo appartamento a parigi o alla tua casa al mare
e fai fare a tua moglie un figlio all'anno
che almeno lì fai la tua porca figura.
Si signore ce l'ho da accendere,
no signore non la voglio la sigaretta,
io non fumo.
Allora perchè ho l'accendino?
Signore son tante qui le cose che non tornano,
l'unico a tornare sono io.
Il regionale per Livorno in arrivo al binario 9
quando il treno fischia ho un brivido alla schiena
e invece di farli in avanti faccio quattro passi indietro,
poi il treno si ferma e io salgo
e i miei anfibi non son mai stati
così pesanti.



NDM: Tirato fuori da una rispolverata negli angoli e nei ricordi.

1 commento:

  1. Quando leggo qualcosa che mi colpisce non trovo mai le parole per descrivere il perché.

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