sabato 12 maggio 2012

dedicato

Dedicato ad un tempo definito, come il tempo di scegliere quattro canzoni, il tempo che la moka faccia il suo dovere. Dedicato ad una quiete aggrappata alla testa del letto, ad una tenda lavata e ripiegata, al lamento del bambino che gioca per la strada. Dedicato al giusto peso da dare alle parole, alla dolce delusione, dolce come questo caffè, questo caffè più buono di prima. Dedicato alla domanda  che sta alla base della richiesta, alle fondamenta della palazzina da costruire, al lento e consapevole camminare sulla strada. Dedicato ad un pensiero lasciato andare, guardandolo di spalle allontanarsi senza salutare. Dedicato alla prepotenza e alla fragilità. Dedicato agli sguardi sinceri nei silenzi. Dedicato a chi ha il coraggio di sopportarli. E sia.





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