sabato 25 giugno 2011

Grazie zia

Dalla finestra entra una musica che non mi piace. Un martello tiene il tempo del cinguettio stanco di uccelli nascosti. L'ombra della pila di libri accarezza la mia mano. Una forbice dorme vicino ad un vecchio caffè.
Mi chiedo se il mio anello chiuderà gli occhi con me.
Ho sentito una vecchia zia. Ha 91 anni.
"Com'eri bello quando venivi a casa mia e ti facevo la pasta asciutta e tu te ne correvi di qua e di là, eri curioso, volevi vedere tutto"
"Non è cambiato niente, zia. Solo che ho smesso di correre"
Mi è stata sufficente questa frase. Sufficente per capire i movimenti oltre l'ostacolo della mia anima.

"via i cancelli, per favore. che non mi servon più"

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